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venerdì 7 settembre 2012

Introduzione-DOC, DOP, IGP: menù a 12 stelle


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Almeno per quanto riguarda i prodotti alimentari, l'Europa è proprio unita. Dal 1992, infatti, e stata stabilita una disciplina unica per i prodotti DOC in tutta l'Europa.

Questo in pratica significa che tutti i prodotti DOC e tipici italiani, tranne i vini che hanno una regolamentazione a parte, devono superare un secondo "esame" per ottenere l'iscrizione nel registro europeo ed essere venduti con un marchio valido in tutta Europa.

Accade spesso di vedere sulle confezioni degli alimenti un cerchio giallo dentro un sole blu e tutt'intorno 12 stelle. Questo disegno e il simbolo prescelto dall'Unione Europea per i nostri due marchi DOC e IGP. Esso garantisce ai consumatori di tutti i Paesi nel momento in cui acquistano un alimento proveniente da un altro Stato membro dell’Unione Europea. 


Cosi, al marchio italiano DOC corrisponde quello europeo DOP, Denominazione di Origine Protetta, che rappresenta una qualifica molto prestigiosa e difficile da ottenere poichè occorre dimostrare che la qualità del prodotto e dovuta sostanzialmente o esclusivamente alla circoscritta e delimitata zona di produzione. Una volta ottenuto questo marchio nessun altro produttore comunitario al di fuori di quella zona può usare la denominazione.

Più semplice e fregiarsi del marchio di lndicazione Geografica Protetta (IGP) che corrisponde al nostro prodotto tipico. In questo caso, infatti, basta una sola caratteristica di distinzione o anche la fama del prodotto proveniente da una zona geografica delimitata per ottenere tale denominazione che non potrà essere utilizzata da nessun altro produttore al di fuori di quella data zona d'ltalia.

Sono IGP alcuni vini come lo Chardonnay e il Grechetto di Spello prodotto a Foligno. Sono IGP anche il pomodoro e il melone di Pachino e le gustose arance rosse di Sicilia.

Un altro marchio europeo e quello della Specialità Tradizionale Garantita (STG) che si riferisce non all'origine, ma piuttosto alle modalità di preparazione di alcuni prodotti alimentari caratteristici. 
Ad oggi i prodotti italiani ad aver ricevuto la certificazione STG sono due: l’amatissima mozzarella e la celeberrima pizza napoletana, che possono quindi fregiarsi del titolo di “tradizionali”.
Oltre al simbolo prescelto dall'Unione Europea, i Paesi membri possono decidere di prevedere l'obbligo di indicare su queste etichette anche il nome dell'organismo preposto a controllare tali prodotti.

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Annaemy

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