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venerdì 7 settembre 2012

Introduzione-Etichette: leggi, prima di comprare

etichette-alimentari
Controllate sempre e bene l’etichetta. Quest'ultima ( per legge deve essere sempre scritta anche in italiano) e il primo strumento di "indagine" di cui disponiamo per scoprire cosa poi mangeremo. Pochi, però, se ne servono per fare la spesa. Secondo un sondaggio Cirm solo il 25% degli italiani si sofferma nella lettura di quanto scritto sulle confezioni dei cibi.  E’ indispensabile leggere le etichette fino alla fine anche se sembrano incomprensibili e noiose, perchè potreste scoprire che magari proprio nelle ultime righe c'è il nome di un additivo chimico o di una sostanza che non tollerate. Ricordatevi di farlo non soltanto al momento dell'acquisto di un alimento, ma in particolare quando dovete conservarlo e cuocerlo poichè anche in queste fasi l'etichetta vi aiuta a non trascurare le norme igieniche. Non limitatevi, pero, a una lettura passiva dell'etichetta, ma utilizzate tutto il vostro spirito critico perchè talvolta le etichette possono nascondervi, anzichè svelarvi, qualche verità sul prodotto che state acquistando. Ma quali sono le indicazioni che ogni etichetta deve fornire per legge? Vediamole a una a una.
1.  In primo luogo, la denominazione esatta del prodotto e gli ingredienti. Essi sono elencati in ordine decrescente in base alla quantità contenuta nell'alimento.
2.  Gli additivi presenti nel prodotto segnalati con il loro nome o con la sigla europea (la E seguita da un numero), ma sempre con la specificazione della categoria dell'additivo. Per esempio: conservante, sorbato di potassio o E202.
3.  La quantità e, se si tratta di conserve in un liquido (come olio, aceto o salamoia), il peso sgocciolato.
4.  Le modalità di conservazione e di consumo (ma non sempre).
5.  La data di scadenza o di durabilità.
6.  Il nome o la ragione sociale o il marchio depositato e la sede del produttore, importatore o distributore.
7.  Il luogo di origine e produzione.
8.  Un codice che consente di identificare il lotto di appartenenza del prodotto per poter rintracciare le partite eventualmente difettose.
A partire da marzo 2001, però, oltre a queste informazioni obbligatorie, i consumatori dovrebbero poter contare anche su etichette più complete. L'LNl (Ente Nazionale Italiano di Unificazione), infatti, ha realizzato, in collaborazione con il mondo agricolo e l'industria alimentare, un progetto denominate "Sistema di rintracciabilità nelle filiere agroalimentari". In pratica, su ogni etichetta i produttori italiani possono ricostruire tutta la storia di ogni prodotto: dalla lavorazione ai vari passaggi fino all'arrivo al fornitore dove poi il consumatore lo acquista indicando anche l'origine geografica e l'assenza di OGM (Organismi Geneticamente Modificati).

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Annaemy

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